LA CHIUSURA DEGLI STUDI PROFESSIONALI IN LOMBARDIA. COME CI COMPORTIAMO NOI?
In queste ore sono stati emanati diversi provvedimenti in alcune regioni e da oggi è in vigore il DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”.
Con questo Decreto vengono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali ad eccezione di quelle indicate all’allegato 1 consultabile al seguente link: https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-03-22&atto.codiceRedazionale=20A01807&elenco30giorni=false
Tra le attività non sospese ci sono anche quelle legali.
Noi però operiamo a Milano e, quindi, dobbiamo tener conto anche dell’Ordinanza della Regione Lombardia n. 514 del 21 marzo 2020 (https://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/7cffa84f-f4b2-4558-9092-99c6571f5a3d/Ordinanza+514.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-7cffa84f-f4b2-4558-9092-99c6571f5a3d-n3.4yvL) che, all’art. 11 prevede che “Sono chiuse le attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili ed urgenti o sottoposti a termini di scadenza”.
L’Ordinanza regionale pare più restrittiva di quella del Governo in ordine alle attività legali.
Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati ha precisato ieri all’Ansa che “Gli studi legali non possono chiudere del tutto, come gli studi notarili, e credo che l’interpretazione del provvedimento sia senza possibilita’ di equivoci, ossia che si possa andare nel proprio studio per gli affari urgenti, ad esempio per ritirare fascicoli urgenti che non sono digitalizzati” e che “gli avvocati devono poter entrare nei loro uffici per degli accessi informatici che non possono fare da casa per depositi o notifiche urgenti”.
Noi stiamo responsabilmente lavorando in modalità “smartworking” per tutelare la salute pubblica, il nostro centralino risponde regolarmente e per ogni urgenza dei nostri clienti faremo tutto ciò che è necessario e consentito dalle norme.
Tra l’altro, come abbiamo già detto nel nostro precedente articolo, il diritto di famiglia è ricompreso nelle materie per le quali i tribunali sono operativi seppure con le misure idonee a proteggere noi avvocati, i giudici e le parti dal rischio contagio.
Quindi, a fronte delle necessità e delle urgenze dei nostri clienti opereremo il più possibile in remoto e, se assolutamente necessario e indifferibile raggiungeremo i nostri studi per i depositi in via telematica che non riusciremo a gestire dalle nostre case chiedendo consiglio al nostro Ordine e alle autorità.